La Bikelife differisce dalla cultura motociclistica tradizionale in diversi modi chiave, tra cui:
1.Focus sulla guida urbana: la cultura della Bikelife spesso ruota attorno alla guida in ambienti urbani, come strade cittadine, parcheggi e aree industriali. Al contrario, la cultura motociclistica tradizionale può enfatizzare i viaggi a lunga distanza, la guida su strade aperte o le avventure fuoristrada.
2.Stunt Riding: la cultura Bikelife pone una forte enfasi sulle acrobazie: impennate, stoppie, burnout e altri trick. Sebbene alcuni motociclisti possano saper fare qualche azione del genere, non sono comunque così incentrati nel farlo come attività primaria.
3.Influenza dei social media: la cultura di Bikelife è stata fortemente influenzata dai social come Instagram, YouTube e TikTok, dove i riders condividono video e foto delle loro azioni e corse. La cultura motociclistica invece può essere presente sui social media, ma spesso ha radici più profonde nelle comunità e nei club offline.
4.Demografia giovanile: la cultura della Bikelife tende ad attrarre una fascia demografica più giovane, compresi bambini e ragazzi, attratti dalla scarica di adrenalina e dall'eccitazione delle azioni compiute. La cultura motociclistica tradizionale può riguardare una fascia di età più ampia, compresi i motociclisti più anziani che sono coinvolti nella comunità da molti anni.
5.Tendenze di personalizzazione: nella Bikelife le personalizzazioni delle moto sono incentrate maggiormente verso l'estetica, al contrario i motociclisti scelgono le loro persanalizzazioni in base a fattori come performance, comodità ed investimenti per il lungo termine.
6.Considerazioni legali e sulla sicurezza: la cultura Bikelife può talvolta operare in un'area grigia dal punto di vista legale, con i riders che eseguono acrobazie in spazi pubblici e si impegnano in attività che possono essere viste come sconsiderate o pericolose. La cultura motociclistica tradizionale in genere enfatizza pratiche di guida sicure e responsabili, con particolare attenzione alla formazione del pilota, all’equipaggiamento protettivo e al rispetto delle leggi sulla strada.
7.Struttura della comunità: la cultura Bikelife è spesso costituita da gruppi vagamente organizzati che si incontrano attraverso i social media o connessioni locali. La cultura motociclistica tradizionale può coinvolgere strutture più formalizzate, come i club con gerarchie e requisiti di adesione specifici.
8.Percezioni e stereotipi: la cultura della Bikelife è talvolta stigmatizzata o fraintesa dal pubblico più ampio, che può considerare lo stunt riding come un comportamento illegale o antisociale. Anche la cultura motociclistica tradizionale può affrontare stereotipi, ma spesso ruotano attorno a nozioni di libertà, ribellione e individualismo piuttosto che a stili o attività di guida specifici.
Nel complesso, sebbene possa esserci qualche discrepanza tra Bikelife e la cultura motociclistica tradizionale, tendenzialmente dividono gli stessi ideali.